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Sportful Dolomiti Race
...Adventure Edition

“Venerdì alle 12.30 voglio essere in bici. Prendo e parto, me la faccio al mio ritmo, se sono stanco mi fermo, se ho voglia proseguo. Magari ci si vede domenica. Se tutto va come deve mi sveglio sul Rolle, senza fretta scendo e attacco il Croce d’Aune. Poi vedrò che fare - forse aspetterò il vostro passaggio lì, forse no. Certamente non avrò fretta di scendere, mi godrò un po’ di fresco lassù”.

Pietro Rossi

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Pietro Rossi è uno dei colossi della nostra azienda e non stiamo parlando solo di stazza. Al banco accessori materie prime è minuzioso e inarrestabile. Nel muoversi preciso e senza fretta, non va mai fuori giri e non dimostra alcun cenno di flessione nel ritmo, proprio come è solito fare nelle sue uscite in bicicletta. Un colosso a tutto tondo, su cui si può sempre contare. Anche fuori dal magazzino, Pierone è sempre sul pezzo, pronto a condividere una birra e quattro chiacchiere con chiunque. È proprio uno di compagnia, ma anche uno che non ha paura,quando serve, di immergersi in solitudine e ritrovarsi. Il suo modo preferito per farlo non è un segreto: perdersi in un panorama naturale a lui caro, possibilmente conquistato dopo grandi gite sugli sci d’alpinismo d’inverno o durante trekking ed escursioni in bici nei mesi caldi, è tutto ciò di cui necessita. 

Un super atleta se lo si osserva attentamente. Capace di portare a termine molto più di quanto l’italiano medio potrebbe immaginarsi, ha all’attivo grandi tour come il Selvaggio Blu in Sardegna a piedi, il Giro delle Fiandre e la Maratona Dles Dolomites in bici o la traversata invernale in sci alpinismo della Chamonix-Zermatt Haute Route. Insomma quando si tratta di avventura e sport il nostro Pierone non si è fatto mancare niente. Una cosa però è sempre rimasta intentata: malgrado ricordi con piacere il percorso corto della gara ciclistica di casa - a Feltre - si è sempre guardato dal tentare la traccia più lunga, da molti descritta come la granfondo più dura al mondo. 

Siamo in vista del terzo weekend di giugno, la città è in subbuglio: le strade sono affollate di ciclisti e in valle si respira aria di festa intorno alla 27esima edizione della Sportful Dolomiti Race. Incrociamo Pierone in corridoio, si parla velocemente dei piani per i giorni venturi. 

“Venerdì alle 12.30 voglio essere in bici. Prendo e parto, me la faccio al mio ritmo, se sono stanco mi fermo, se ho voglia proseguo. Magari ci si vede domenica. Se tutto va come deve mi sveglio sul Rolle, senza fretta scendo e attacco il Croce d’Aune. Poi vedrò che fare - forse aspetterò il vostro passaggio lì, forse no. Certamente non avrò fretta di scendere, mi godrò un po’ di fresco lassù”. 

È solo conoscendo il tipo e sentendo quella lista di noti passi dolomitici che uniamo i puntini e capiamo che Pierone sta per farsi la Sportful Dolomiti Race in grande stile, impiegandoci il tempo che gli serve, fermandosi a dormire al fresco dove crederà più opportuno.

Il piano di Pierone è quasi perfetto. Quasi perché per tutto il fine settimana di fresco non se n’è sentita traccia neanche in cima ai passi che stava per affrontare prima di tutti gli altri. Perfetto perché sappiamo bene che farsi una granfondo in questo mood è un’esperienza di libertà di cui abbiamo tutti un grande bisogno. Pierone sarà per tre giorni sovrano del suo tempo, sentirà lo scricchiolio dei suoi copertoni e il silenzio della montagna, avrà a che fare con dei pomeriggi infuocati dal sole e delle serate mitigate dalle stelle. 

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Non lo biasimiamo  per aver lasciato tutti nel proprio brodo ed essere partito in sella alla sua bici per compiere questa piccola grande impresa da 205 km e 5000 m di dislivello. Non lo faremo perché siamo pienamente consapevoli che per riavere una garanzia dietro al bancone accessori materie prime il prossimo lunedì, calma e precisa, Pierone ora deve prendere e partire. 

Non lo faremo anche perché abbiamo visto la sua bicicletta appoggiata fuori dal magazzino ad aspettarlo e siamo sensibili a queste cose tanto quanto lui. É un mezzo fuori dal comune, anzi unico. Una bici di quelle che basta guardarla per sentir salire, incontenibile, la voglia di viaggio. Atteso per svariati mesi con la pazienza di chi sa bene che sono i dettagli a fare la differenza, il telaio Surly di Pierone è perfettamente agghindato con pezzi pregiati ma mai sopra le righe. Gli accenti cromatici della componentistica anodizzata Hope su mozzi e manubrio lasciano trasparire che qui nulla è lasciato al caso. Un po’ come Pierone che nella sua Indigo Shirt fresca di confezione per l’occasione, in sella alla sua bici ne è il perfetto proprietario. 

Lo vediamo partire tranquillo alla volta della sua prima salita di giornata. Dopo qualche ora riceviamo un saluto da Cima Campo, verso sera un paio di foto scattate a Calamento. Ammetterà in seguito che quel venerdì nel sole cocente è stata tosta. Sabato mattina è la volta del Manghen, dal nostro definito ‘una goduria’. Una distesa di fragoline di bosco a bordo strada - probabilmente invisibile alla moltitudine in gara il giorno dopo - allieta gli ultimi chilometri di salita che sono per 
molti un vero e proprio incubo. Scollinato il valico aspetta una discesa scenografica verso un pranzo ben fatto a Predazzo, il pieno necessario per affrontare il Passo Rolle, ultima fatica di giornata.

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La domenica mattina si inizia a sentire l’elettricità della gara che avanza veloce verso Aune ma poco importa. Forse si stava meglio senza il rumore dell’elicottero in cielo e le moto che sfrecciano anticipando i primi concorrenti. Ma davvero, poco importa. Ci si accomoda a bordo strada e si aspetta che la situazione si tranquillizzi un po’. 

Nel pomeriggio l’entrata a Feltre è una festa, una birra ghiacciata aspetta al bar Torrefazione in parte all’arrivo e sarà il pretesto per iniziare una lunga chiacchierata. Non si parlerà certo di numeri e risultati, di watt e velocità medie, perché in tre giorni le cose che si possono vedere e gli inaspettati incontri che si possono fare sono tutti da raccontare. Pierone questo lo sa bene e ha fatto di questo weekend un piccolo tesoro da condividere con tutti noi, già appassionati o futuri amanti del viaggio in bicicletta. 

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